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Caterina

di Antonella Cavicchia

Caterina ha 98 anni, nata a Sivignano, frazione di Capitignano in provincia dell’Aquila, vedova dal 1999, senza figli, 4 nipoti, 12 pronipoti. Da quando è rimasta vedova, Caterina non si è mai allontanata dal suo paese, dalla sua casa che, seppure ristrutturata, è ancora quella in cui è nata.

C’è voluto il terremoto del 18 gennaio 2017 per farla arrivare “addirittura” a Roio Piano, frazione dell’Aquila. Lì è rimasta per circa un anno, fino a quando le è stata assegnata una “Struttura Abitativa di Emergenza” nel suo comune, che non è però il suo paese e il SAE non è la sua casa. Qui ora vive con una nipote settantenne, anch’essa vedova, e con le badanti che si sono avvicendate nel tempo. Otilia è la quarta che cambia in un anno e poco più, lei sembra quella giusta: delicata, paziente e silenziosa, la accudisce con gentilezza e dedizione, che Caterina ricambia con collaborazione e languidi sguardi di intesa, durante le giornate scandite dalla colazione, igiene personale, massaggio ai piedi, un po’ di sole, pranzo, riposo pomeridiano, cena.

Da sempre molto riservata e solitaria, spesso assorta in lunghi monologhi ad alta voce con sé stessa, non le è stato facile accettare di vivere con altri. Rivedere la sua casa è il principale cruccio di Caterina. Consapevole della sua età avanzata teme che non riuscirà a rivederla mai più. Nonostante i suoi molti anni e la progressiva difficoltà a camminare, anche a causa del sovrappeso, Caterina gode di buona salute e vanta un primato: non è mai stata in ospedale se non per fare visita a qualcuno o assistere il marito che, invece, era di salute molto cagionevole. Lo stravolgimento del suo quotidiano le ha provocato un iniziale forte spaesamento e un certo grado di dissociazione, che supera se la si tiene occupata. Così è diventata l’addetta alla piegatura: buste, carte e panni passano tutti per le sue mani, ancora abili e veloci. Certo non mancano momenti di scoramento e profonda stanchezza, in cui invoca Dio di favorirle la morte.

PS: E la morte è silenziosamente arrivata, improvvisa e immediata, la mattina del 1° ottobre scorso, mentre faceva le consuete pulizie personali.

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